Dopo aver accusato Carlo Nordio di non essere garantista e per questo di dover lasciare il governo, Armando Spataro torna ad attaccare. “Qua si sta facendo confusione – esordisce l’ex magistrato in collegamento con L’Aria Che Tira -. Sono stufo di sentir dire a Nordio e al governo che non toglieranno le intercettazioni su terrorismo e mafia, vorrei vedere… solo un idiota potrebbe dire il contrario. Impedirle su altre categorie è comunque grave”.
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Il fu procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino tira in ballo il codice di procedura penale, aggiungendo che ci sono norme precise. Queste “prevedono come e quando si possono fare intercettazioni”. Ma non è tutto, perché a detta di Spataro con la riforma Orlando sono cambiate le “modalità e le tipologie” delle intercettazioni, per cui “non c’è più quella fuga incontrollata di notizie”.
Quanto basta a far pensare all’ex magistrato che “la pubblicazione è un problema ma ridurre o impedire le intercettazioni è una sciocchezza“. E a Myrta Merlino che lo incalza, replica: “Anche la Convenzione delle Nazioni Unite incita gli Stati a utilizzare strumenti di sorveglianza elettronica contro la corruzione e altri reati”. Da qui l’accusa al Guardasigilli: “Il ministro, che forse non ne ha conoscenza, fa un’ipotesi sbagliata, ossia che preferirebbe le intercettazioni preventive dei servizi segreti. Ma lo sa che in Italia gli 007 non possono fare indagini di polizia giudiziaria? Ma di che parliamo? Vogliamo mettere il tetto spese così i delinquenti sanno che a fine anno possono commettere reati senza essere intercettati”.